martedì 1 marzo 2016

Bastava la sola idea di avere un parente prossimo al sacerdozio...

Un anziano cugino di mio padre, saputo del mio ingresso in seminario, mi chiese di confezionargli una corona del rosario. Un oggetto semplice che probabilmente nelle sue pie intenzioni gli avrebbe rinforzato il legame col sacerdozio, con la Chiesa, con la Beatissima Vergine.

Una sorella di mia madre, ospedalizzata e nell'imminenza della morte, volle vedermi. Mentre mi stringeva forte la mano - quanto le scarse forze le permettevano - non mi disse nulla, ma capii che desiderava Messe in suffragio una volta che fossi diventato sacerdote. Un nipote che le era divenuto più prezioso dei suoi stessi figli.

E poi quei miei due zii che nel vedermi a servire Messa in talare e cotta, tornarono a fare la Comunione. Anche lì un gesto tra la semplicità e l'ingenuità.

Sapere che un loro nipote stava per accedere al sacerdozio... chi l'avrebbe mai detto? In famiglia, a memoria d'uomo, non c'erano mai stati consacrati, né dal lato di mia madre, né dal lato di mio padre. Negli occhi di quei parenti sopra citati era balenata prima l'occasione preziosa che l'occasione di vanto.

Non ho mai coltivato legami con la famiglia allargata, e ancor meno ne coltivavo durante il periodo del seminario. Quando fui ingiustamente dimesso dal vescovo chiusi del tutto ogni contatto con la parentela (cosa facilitata sia dalla mia perpetua assenza da Facebook, sia dall'essermi allontanato dal paese per un lungo periodo), perché semplicemente non volevo dare spiegazioni. Mi avrebbero chiesto - mi è stato ripetutamente e incessantemente e inutilmente chiesto - se avessi avuto una donna, o se avessi fatto qualche grosso pasticcio, o se ci fossero dei motivi impronunciabili...

Nulla di tutto questo. Non riuscivo a spiegare loro che ero stato fatto fuori per antipatie, perché non ero una checca come loro, perché non provenivo dai loro clan. Il vescovo mi aveva detto: «non possiamo dirti di no ma non vogliamo dirti di sì», assumendosi davanti a Dio una responsabilità gravissima. Parenti e amici non sarebbero mai riusciti a credere che coloro che si lamentano della scarsità di vocazioni mandano via le vocazioni tenendosi solo le più effeminate.

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