martedì 24 febbraio 2015

Fu vera gloria?

Molte tombe potrebbero avere come epitaffio: vide finalmente realizzato il sogno di tutta la sua vita... realizzato nel peggiore dei modi.

Specialmente tombe di ecclesiastici moderni.

venerdì 20 febbraio 2015

"Problemi Psicologici e Morali, Squilibri" e altre bergogliate

Primo venerdì di quaresima, con annessi e connessi: umiliazioni patite in silenzio, digiuno, preghiera... e infine, per completare il venerdì, piomba tra capo e collo la bergogliata del giorno: la notizia che il Papa associa l'idea di seminarista con simpatie per la Tradizione all'idea di "Problemi Psicologici e Morali, Squilibri".

Questo è stato vero - ho visto coi miei occhi cose che voi umani non potete nemmeno immaginare - ma è stato percentualmente uguale (quando non inferiore) rispetto ai seminaristi modernisti.

Ma ormai nella gerarchia cattolica è di moda limitarsi ad un solo lato della medaglia...

sabato 14 febbraio 2015

Folletto Aggiustatutto

In ogni comunità in cui sono stato, una delle mie più segrete specialità era nelle piccole riparazioni. Cassetti malmessi, rubinetti gocciolanti, luci da spegnere, cavi elettrici a rischio di inciampo, lampadine da sostituire...

Le prime volte lo facevo con piacere, immaginando il momento casuale in cui il superiore si sarebbe accorto che mi ero dato da fare senza che nessuno me lo avesse chiesto. Poi mi sono reso conto che quando le cose filano lisce nessuno ci fa caso, tanto meno i superiori delle comunità. Ma ho continuato ad essere segretamente il folletto aggiustatutto perché quei piccoli segreti gesti di carità mi davano l'impressione di farmi "appartenere" di più alla comunità.

Ci fu un periodo in cui riparai diverse volte consecutive il "telefono" della doccia: dopo la quarta o quinta volta scoprii che il colpevole era sempre lo stesso, con qualche sospetto che non si trattasse solo di incuria. Dopo averla riparata senza essere notato da nessuno, feci presente al preposito nella maniera più asettica possibile che stava diventando necessario un intervento non banale (in realtà avrei dovuto dirgli: se il tuo Figliuolo Prediletto non smette di vandalizzare il "telefono" ogni volta che si sdoccia, bisognerà presto comprare tutto l'impianto nuovo e farci salassare dall'idraulico). Il preposito rispose che non ne vedeva necessità poiché la doccia funzionava.

Il Folletto Aggiustatutto è anche quello che rimette in ordine bicchieri e tazzine - tutti i bicchieri da una parte, tutte le tazzine dall'altra, tutti i coltelli dal lato del manico e... quatto quatto, infilare le stoviglie lavate male nuovamente nel lavello. Poco importa che gli altri trovino tutto in ordine prendendosene anche il merito.

Il destino di ogni Folletto Aggiustatutto è di sentirsi dire che è un buono a nulla, un lavativo pigrone, uno sfaticato perdigiorno (come se le cose in casa si aggiustassero da sole, si mettessero a posto da sole, si lavassero da sole...) invece guardate e ammirate tutti il Figliuolo Prediletto, che ha sempre qualche Nuova Idea Pastorale, non passa minuto che non escogiti qualche Bella Iniziativa per i Fedeli, è un vulcano di Strategie Pastorali (ed ha quindi diritto di entrare in refettorio all'una e trentacinque chiedendo seccato: "allora, è pronto? si mangia?").

giovedì 12 febbraio 2015

Piano Quinquennale di Razionamento dei Biscotti

Un bel giorno il Figliuolo Prediletto, di comune accordo col Preposito, stabilì il consumo totale ammissibile di biscotti a colazione. Come ai bei tempi dell'Unione Sovietica, il proclama entrò in vigore senza che venisse annunciato e dal refettorio scomparvero quasi tutti i biscotti. Restarono solo sei biscotti per il mattino dopo: una media di due a testa, poiché il Preposito si vantava di non far colazione.

Senonché uno dei novizi, che a causa degli squinternati orari della facoltà teologica avrebbe pranzato alle tre del pomeriggio, di mattina prestissimo si ritrova a far colazione per primo e, ignaro, trangugia tutti e sei i biscotti (suo unico pasto fino all'ora nona), e quindi di corsa verso la facoltà.

Il sottoscritto - che non consumava biscotti a colazione ma era l'addetto alla spesa - si accorge del misero spazio vuoto nel mobiletto e perciò in tarda mattinata compra due buste di biscotti da mezzo chilo, ne svuota una nel recipiente apposito e seppellisce l'altra nella dispensa in un angolino poco visibile.

Mattino successivo: il commilitone, trovando precisamente solo sei biscotti, fa colazione senza lasciare neppure una briciola e prende la via della facoltà teologica. Entra quindi in refettorio il sottoscritto che - in virtù di un puro controllo statistico-logistico - scopre che la busta da mezzo chilo si è volatilizzata: prende l'altra nuova da mezzo chilo e la svuota lì nella biscottiera.

Più tardi, verso le undici del mattino, prima di andare a fare la spesa, dà un'occhiata nel mobiletto per vedere se manca qualcosa. Orrore: mancano i biscotti, ne sono rimasti pochi (non li ho contati ma scommetto che erano esattamente sei). Perciò quando in tarda mattinata va a fare la spesa compra una busta da un chilogrammo intero.

Ma mentre la svuota nel vano biscotti compare il Figliuolo Prediletto adirato che prorompe in un urlo di sdegno: "ma come! ora una busta da un chilo!"

Con aria sinceramente innocente il sottoscritto risponde che visto che si consumano tanti biscotti, è stato bene fare scorta. Ma l'ira è cattiva consigliera, e il Figliuolo Prediletto svela tutto in una sola frase: "ma no! qui ci devono essere solo i biscotti necessari a fare colazione! e che, stiamo mica in albergo?!"

Attratto dalla voce alta si palesa il Preposito, sempre pronto a dar ragione al suo Figliuolo Prediletto: "ho deciso io: ci deve essere solo il necessario per una frugale colazione". "E il resto dei biscotti già comprati?" chiedo cadendo dalle nuvole. "Stanno in camera mia!" urla il Figliuolo Prediletto. Ancor più sbigottito, volgo lo sguardo al Preposito che soggiunge: "gliel'ho detto io".

"Va bene", dico col tono di voce più sommesso possibile, e faccio per andare via, mentre il Figliuolo Prediletto recupera brutalmente i biscotti dal vano biscotti per lasciarvi i soliti sei, di cui quattro già fracassati e in briciole.

Da quel giorno non ho più controllato l'approvvigionamento di biscotti: era chiaro che il nuovo Incaricato del Rispetto del Consumo Razionato dei Biscotti a Colazione avrebbe fatto tutto da solo. Ma dopo uno o due giorni c'era già stata la prima dimenticanza: verso mezzanotte il commilitone bussa desolato alla mia camera per farmi notare che non c'era niente per la colazione del mattino dopo, e che non avrebbe voluto digiunare fino alle due o le tre del pomeriggio.

Al che tiro fuori un pacco di biscotti nuovo, intonso, luccicante, del Mulino Bianco, e gli dico: "tieni questi come riserva segreta personale nel cassetto più inaccessibile della tua camera".

mercoledì 11 febbraio 2015

Sempre più in basso...

"In Vaticano, Bergoglio riceve in udienza il transessuale con la fidanzata. Dove – come osserva giustamente Antonio Socci – «l’aspetto più importante è la presenza della fidanzata, cioè l’udienza alla coppia, che suona come sdoganamento oggettivo delle «nuove unioni»."

Dio mi ha concesso la grazia di non essere papista nemmeno ai tempi di Ratzinger. Già ai tempi di Giovanni Paolo II mettevo in guardia: non esultiamo per questo papa, perché il successore potrebbe non essere all'altezza. Invece fu eletto Ratzinger e, nonostante qualche legittima esultanza (è pur sempre il papa del motu proprio che ha avviato la timida controrivoluzione liturgica), ugualmente mettevo in guardia contro il suo statisticamente probabile "successore non all'altezza".

Ogni giorno Bergoglio stabilisce un nuovo primato negativo. Il suo successore sarà molto probabilmente due o tre gradini più in alto, e tutti i cattolici stupidi esulteranno dimenticando che ogni volta si scende di trenta gradini più in basso per risalire affannosamente di due o tre più in alto. La catastrofe nella Chiesa sta attirando una punizione da far impallidire le dieci piaghe d'Egitto. Parce nobis Domine!