sabato 1 dicembre 2018

Tana liberi tutti

Quando il Concilio giunse alla fine, nei seminari di tale Congregazione, in particolare in Francia, credettero di dover cedere al primo segno di rivoluzione. La velocità con cui lo fecero fu pari solo alla resistenza che avevano opposto a qualsiasi riforma fino a quel momento. Gli "incontri" rimpiazzarono le lezioni, le più private devozioni furono sostituite da attivismo politico senza la più piccola transizione, e il ritualismo più conformista fece posto ad assurde improvvisazioni. Evito di citare cose più serie, che portarono perfino uno dei prelati americani più liberali a ritirare i suoi seminaristi da tale congregazione dopo i risultati irrefutabili di un'indagine dettagliata. Per rimanere in tema, occorre ammettere che c'era stata all'improvviso l'impressione di un "tana liberi tutti" in tutti i nostri seminari. Dopo il soffocante autoritarismo e l'ammorbante pietismo all'acqua di rose, presero piede la demagogia sfrenata, il caos totale, se non addirittura la cinica empietà...
[Louis Bouyer]

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