giovedì 14 gennaio 2021

Quante altre patacche bergoglione dovremo subire?

Buona questa: Lettorato e Accolitato anche alle donne. Ascoltando la notizia mi veniva voglia di gridare: avete dimenticato l'Ammissione!

Sembrano passati secoli da quando Ammissione, Lettorato e Accolitato erano visti come avanzamenti di carriera, da elargire con estrema parsimonia. Ricordo quando un anno la distribuzione dei ministeri laicali ai seminaristi slittò di qualche mese: i miei commilitoni sembravano presi da isteria, complottismi e manie di persecuzione. Lo slittamento fu dovuto ad una pecora nera che però essendo un Raccomandato di Ferro, non si poteva punire singolarmente. Pertanto con una scusa ridicola rinviarono per tutti di alcuni mesi.

Nel mio caso invece no: l'elargizione degli Avanzamenti di Carriera fu negata solo a me, in extremis, con una scusa ridicola che più ridicola non si può, proprio come se volessero dirmi che era un dispettino da checche. Mi fu comunicato per telefono, in tarda sera, soggiungendo che il Vescovo e il Rettore sarebbero stati assenti per rispettivi impegni. Sottinteso: non provare a chiedere spiegazioni perché ti abbiamo già chiuso la porta in faccia.

Fu così che mi negarono l'Accolitato, coscientissimi di colpirmi proprio sui nervi - proprio come nei casi di punizione talmente immeritata da indurre il punito a gesti esasperati. Riuscii a parlare col vescovo il giorno dopo ma fu inutile. Quest'Accolitato non s'ha da dare. Saranno stati fieri del loro operato. Intanto i miei commilitoni, con un misto di sadica libidine per la mia sorte e di paura per l'avvertimento mafioso che il mio episodio rappresentava per la loro carriera, vennero a sapere della notizia in un lampo. Tutti - seminaristi e pretame e vescovo - fecero persino in modo da non invitarmi alla celebrazione (in altre occasioni te lo ricordavano cinquanta volte al giorno a partire da due mesi prima): ero diventato l'appestato, l'infetto da cui stare alla larga. Mi presentai ugualmente e gli unici che mi rivolsero spontaneamente la parola furono i laici, ai quali fui costretto a spiegare che "per ora" il signor Vescovo non aveva ritenuto opportuno includermi nella lista dei beneficiari della Sontuosa Elargizione dei Ministeri Laicali. "Ma... hai fatto qualcosa?" (sottinteso: di grave). Non mi volevano nemmeno nel servizio liturgico, loro, a cui sembrava sempre di non aver piazzato abbastanza seminaristi nel presbiterio.

Dopo un po' di anni da quell'episodio, il nobilissimo Lettorato e l'ancor più sublime Accolitato - che da queste parti mai erano stati assegnato a qualcuno fuori dall'area clero - diventano un premio per topi di sagrestia. Come avvenne per il diaconato permanente a suo tempo.

Nessun commento: