sabato 17 agosto 2019

Mi ricordo di quel Lord

Benché tenessi un profilo basso e tentassi di sembrare invisibile, quei corridoi non erano abituati a veder svolazzare vesti talari. Mi fermò con ben recitato entusiasmo uno dei laici dell'autoincensante gruppo di autoimpegnati che per distinguersi dagli altri preferiva mettere in scena pizzi e merletti. Mi domandò qualcosa per avviare la conversazione (mi par di sentirlo adesso con quella sua voce da lord inglese in sala da thè): "in preparazione per la celebrazione?". Risposi di sì tentando gentilmente di svicolare, ma il soggetto non era intenzionato a mollare la presa: doveva esibire (probabilmente a sé stesso allo specchio) il trofeo di aver conosciuto qualche nuovo prete. Chiese: "Padre...?" Gli risposi con un delicato sorriso d'ordinanza e nella maniera più innocua possibile che ero solo uno dei seminaristi e che dovevo raggiungere gli altri per "preparare il servizio liturgico", sperando che tale magro bottino placasse per qualche istante il suo entusiasmo, il tempo necessario a sgattaiolare via.

Mise in scena l'espressione del lord sorpreso e sdegnato, col sottinteso che dalla talare si aspettava un prete, ma avevo già un piede fuori dal ring e con la coda dell'occhio percepii a stento la sua frenetica riorganizzazione mentale. Si aspettavano una frotta di preti tradizionalisti da esibire nelle foto sul loro sito web e da contattare per qualche Messa all'interno della sede, si ritrovarono con un pretino in casacca e quattro seminaristi in talare.

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