martedì 23 dicembre 2014

Dall'autorità all'autoritarismo

Quando il superiore di una comunità esige insistentemente obbedienza, significa che non si fida dei suoi sottoposti.

Mentre è plausibile che un generale non si fidi dei suoi colonnelli (poiché un soldato entra nell'esercito non per scelta, non per condivisione di ideali, ma per dovere di leva o - negli eserciti moderni - per convenienza economica), è invece assurdo che il superiore di una comunità sia incapace di fidarsi dei suoi inferiori (che in maggioranza sono entrati per fede, per vocazione, per l'ideale che la comunità rappresenta: e se non sono la maggioranza, significa che ha sbagliato chi li ha fatti entrare e perciò la comunità andrebbe sciolta subito - o almeno drasticamente sfoltita).

Il superiore di comunità che non si fida dei suoi sottoposti sostituisce di fatto l'autorevolezza (che gli viene dall'incarico) con l'autoritarismo (che sistematicamente espelle i buoni elementi, trattenendo dentro solo quelli capaci di recitare ipocritamente una parte, e che al momento buono lo pugnaleranno alle spalle).

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