lunedì 15 ottobre 2018

Quel clero sodomita che tenta di depenalizzare il sacrilegio

«E' quindi inevitabile che chi vive quotidianamente in istato di peccato mortale, e per di più in condizione permanente di sacrilegio - in quanto ministro di Dio e unto del Signore - si senta giudicato e sia portato a modificare anche i principj morali che egli viola abitualmente. Così, come il ladro vorrebbe veder depenalizzato il furto e l'assassino derubricato l'omicidio, anche il sodomita - vieppiù se sacrilego - vorrà sgravarsi la coscienza dal peso non indifferente del sapersi in palese contraddizione con quella Legge naturale e divina che ostinatamente infrange, e che deliberatamente lascia o addirittura incoraggia ad infrangere, sotto le specie di una connivente tolleranza o di una perversa complicità. Non gli basta profanare ogni giorno il tempio dello Spirito Santo: egli vuole ergersi a legislatore, arrogandosi il diritto di decidere al posto di Dio ciò ch'è lecito e ciò che non lo è. e non è forse questa la colpa di Lucifero?»
[Opportune Importune]

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