lunedì 1 ottobre 2018

“Ma che problema hai?”

Se durante il pontificato di Ratzinger qualcuno avesse detto che presto i blog cattolici sarebbero stati invasi da vignette sul papa stracciando in fatto di meme perfino i blog protestanti più scatenati, quasi nessuno ci avrebbe creduto.


Quasi nessuno perché qualche timida voce si era già levata in tempi non sospetti. Inutilmente. Niente di particolarmente profetico: bastava tenere gli occhi aperti. Bastava credere in qualcuno dei dogmi di fede. Bastava pensare che il successore del papa del momento poteva non essere all‘altezza. Bastava osservare cosa succede nelle parrocchie e, per gli sfortunati in grado di farlo, osservare il gesuitismo da vicino.

Il titolo di questo blog è un omaggio al gesuitastro della malora che occupa il soglio, con riferimento a quando disse che non si può difendere il corpo di Cristo offendendo il corpo “sociale” di Cristo (cioè i fedeli). Il sottoscritto, dunque, non è corpo sociale perché ritiene di valere infinitamente meno del corpo di Cristo.

Ma ciò che occorre temere di più è il successore di quel gesuita. Che nel migliore dei casi scenderà a compromessi e lascerà consolidare buona parte dello schifo ereditato dai suoi successori.

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