Fino a non troppi anni fa (indovinate quanti), era pia e diffusissima credenza che il Signore infallibilmente concedesse al novello sacerdote la particolare grazia che quest'ultimo domandava nella sua prima Messa.
La prima Messa: il momento in cui i cieli si schiudono per opera di un altro sacerdote, che si aggiunge alla mai abbastanza folta schiera (la messe è molta, gli operai sono pochi) di coloro che efficacemente compiono il Sacrificio gradito a Dio, efficacemente perché è stato Gesù Cristo stesso a comandarlo.
Celebra hanc missam ut primam, ut unicam, ut ultimam, si raccomandava fino a non troppi anni fa (indovinate quanti). Celebra questa Messa come se fosse l'ultima della tua vita, con la quale ti presenterai al giudizio di colui che ti ha voluto Sacerdote. Celebra come se fosse l'unica Messa della tua vita, come se prima e dopo tu non avessi avuto alcuna opportunità. E celebrala come se fosse la tua prima Messa, quella col cuore traboccante di gioia in cui connetti il Cielo e la terra, quella in cui il Signore prenderà a cuore la grande grazia che osi domandargli.
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