Erano convinti di avere molto da imparare dagli errori altrui. Anche quando si tratta di coincidenze impossibili o di errori banali. Perfino quando si tratta di ciò che non riguarda la propria mansione.
C'è sempre da imparare. Anche la Bibbia è zeppa di minuziose descrizioni di peccati. Quali potrebbero essere le circostanze che mi indurrebbero ad adorare il vitello d'oro? Il peccato di Davide in quali punti si poteva bloccare o evitare? Al seguito del Signore, come evitare di farsi invischiare nella discussione su chi sia il più grande del gruppo?
Oggi c'è una tripla epidemia in corso nel mondo cattolico - il perbenismo, l'ipersuscettibilità e la cafoneria - per cui diventa difficile parlare degli errori altrui senza beccarsi il solito siluro del "sei un pettegolo e ti lamenti sempre".
Eppure c'è tanto da imparare.