venerdì 10 ottobre 2014

Il prediletto

Le disfatte dell'esercito austro-ungarico furono precedute da un fenomeno particolare: la vasta diffusione del peccato di sodomia fra le truppe e perfino fra gli ufficiali.

La disfatta delle divisioni del Papa è attualmente in corso grazie allo stesso fenomeno, con una leggera variante: l'altrettanto diffusa sodomia repressa, di tanti preti che magari non commettono mai materialmente un atto contro natura ma si comportano come se fosse l'ineluttabile obiettivo da conseguire un lontano giorno.

Nel mio itinerario di formazione al sacerdozio ho notato numerose volte tale fenomeno. Per anni l'ho chiamato "la sindrome del prediletto", finché non mi sono arreso all'evidenza. Con questi miei stessi occhi ho visto che ognuno dei formatori di seminari e comunità religiose ha sempre un allievo prediletto al quale perdona anticipatamente ogni marachella, e in nome del quale è disposto a sacrificare persino la propria dignità.

Episodio 1.

Quella volta i commilitoni l'avevano proprio combinata grossa. Tremavo anch'io per l'imminente punizione generale. Il superiore si avvicinò con aria minacciosa, eravamo presso la cabina telefonica. Nel gruppo dei colpevoli c'era il suo prediletto, che prese subito la parola con un piagnucoloso: "ma padre..."

In quel momento intuii tutto - come intuirono anche gli altri - ed ebbi perfino la prontezza di tirar fuori il cellulare e scattare una foto ricordo. Nella foto si vede il superiore con un sorriso mattacchione, il prediletto con un sorriso smagliante, e i commilitoni con un'espressione stupita come a dire: "possibile? l'abbiamo davvero scampata?"

Episodio 2.

Andammo dal preposito a riportare la grave malefatta del suo prediletto. Ce n'era abbastanza per espellerlo dalla comunità non una ma quattro volte. Il superiore ascoltò in silenzio, con gli occhi bassi, per tutto il tempo, forse pregando il suo Dio che la denuncia continuasse ad esprimersi in modo caritatevole e possibilista. Alla fine ci congedò senza dir nulla.

Il prediletto fu mandato a casa per pochissimi giorni. Ricomparì dopo la vacanzina allegro e pimpante.

Quattro mesi dopo il superiore trovò delle scuse per espellere dalla comunità colui che aveva denunciato il suo prediletto.

Nessun commento: